Figli della SocietàS


MIB

Flashback Chi è il vero ministro degli Esteri del governo Renzi

Ambasciatore USA Armando Varricchio
© Glenn Fawcett
Armando Varricchio, una vita da diplomatico. I rapporti con Letta, Prodi e D'Alema

Un'immagine vale più di mille parole. E allora, per capire chi in questo momento pesa all'interno del gabinetto di «guerra» del premier Matteo Renzi, alle prese con la crisi internazionale in Libia, bisogna ripescare uno scatto postato su twitter dal portavoce Filippo Sensi, in arte Nomfup, lunedì 16 febbraio. È il giorno in cui il presidente del Consiglio, dopo le uscite poco chiare della settimana precedente da parte del ministro della Difesa Roberta Pinotti («Invieremo 5mila uomini» diceva) e dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni («L'Italia è pronta a combattere nel quadro della legalità internazionale»), decide di intervenire spiegando che in Libia «la situazione è difficile ma non è tempo per una soluzione militare».

L'Italia cambia verso insomma, o comunque raddrizza una posizione giudicata da alcuni diplomatici come troppo «guerrafondaia». Ma in quella foto nell'ufficio di palazzo Chigi, di fronte a Renzi al telefono, c'è il profilo di un uomo poco conosciuto alle cronache giornalistiche ma di un peso notevole dal punto di vista diplomatico, in particolare sullo scacchiere internazionale.

Bug

Giornalista Jan Kuciak ucciso in Slovacchia, 'ndrangheta export

ndrangheta Slovacchia Jan Kuciak
Gli affari d'oro delle 'ndrine nell'Est post comunista. L'assassinio di Jan Kuciak e della sua fidanzata fa tremare il Paese.
Dopo l'assistente del premier e il segretario del Consiglio di sicurezza, si è dimesso anche il ministro della Cultura.


Dimissioni di collaboratori del premier e ministro

Quello che denunciava da vivo non era bastato. La disattenzioni di prima, col 'pentimento' inutile del dopo. Cadono le prime teste in seguito all'omicidio del giornalista investigativo Jan Kuciak, ucciso il 22 febbraio con la fidanzata e trovato cadavere domenica. Si sono dimessi Maria Troskova, assistente del premier Robert Fico, e Vilem Jasan, ex deputato dello Smer, partito di Fico e attuale segretario del Consiglio di sicurezza. I due hanno lasciato il loro incarico per le rivelazioni di Kuciak che aveva ipotizzato legami fra loro e un imprenditore italiano di una delle quattro famiglie che orbiterebbero intorno alla 'ndrangheta e che erano state oggetto delle sue inchieste.

Ieri, sul sito Aktuality.sk per cui Kuciak lavorava, l'ultimo reportage di Kuciak, rimasto incompiuto. Il giornalista descriveva le attività della criminalità organizzata italiana in Slovacchia, e rivelava i contatti di persone dell'entourage del premier Fico con figure legate alla 'ndrangheta. I due collaboratori del premier slovacco, costretti di fatto alle dimissioni per gli attacchi al premier si dichiarano vittime politiche. Il ministro della Cultura slovacco, Marek Madaric, non coinvolto nelle indagini di Kuciak, lascia per scelta personale: "Non ricoprire tranquillamente l'incarico di questo ministero, responsabile anche per i media". Aria di crisi di governo a Bratislava.

Jet2

SOTT Focus: Le Guerre USA Sponsorizzano Lo Stato Sociale, Il Quale Finanzia La Marcia Liberale Verso il Totalitarismo

liberal totalitarianism
Gran parte delle persone che stanno leggendo questo articolo avrà sentito parlare del Complesso Militare-Industriale e Politico statunitense (MIC), uno stato dentro allo stato che fa la guerra ovunque, ha basi su tutto il pianeta, saccheggia nazioni povere e prende le loro risorse per il profitto personale di una élite di pochi. Ma se questa definizione è accurata, ci saremmo aspettati di vedere un aumento drammatico nella spesa federale statunitense sulla difesa durante il corso degli ultimi 70 o 80 anni, quando il MIC americano moderno è stato attivo. È di fatto il caso?

Alarm Clock

SOTT Focus: L'odio antifascista ed il ritorno agli anni di piombo

antifascisti

di A. Terrenzio


La barbara aggressione ai danni del rappresentante di Forza Nuova di Palermo, Massimo Ursini, è stato un atto che nella sua brutalità ha riportato alla mente le violenze tipiche degli anni di piombo. In dieci lo hanno circondato, immobilizzato con del nastro adesivo e pestato a sangue in pieno centro. Un'escalation di violenza che in questi giorni sta caratterizzando diverse città italiane, a Piacenza, Napoli, Bologna, Torino.

I gruppi dell'antagonismo antifascista sono entrati in azione con metodi violenti, caricando le forze dell'ordine, assaltando sedi politiche, chiudendo spazi democratici agli esponenti delle destre. Il tentato omicidio ai danni del referente di FN, ha gravissimi responsabili morali. Il clima di odio è stato aizzato da rappresentanti delle Istituzioni, come la PdC Laura Boldrini, del Senato Pietro Grasso di Liberi ed Uguali, Potere al popolo e tutta la marmaglia dell'associazionismo di sinistra.

I toni sono diventati più incandescenti dopo i fatti di Macerata e la sparatoria di Luca Traini. Il coro dei tutori della Costituzione, con a capo la PdC della Camera, ha cominciato a sbraitare sulla chiusura dei movimenti di ispirazione fascista, in spregio a qualsiasi principio di Stato di diritto. L'istigazione all'odio è stata fomentata anche dal gruppo di Repubblica e dell'Espresso, che ha messo in campo una campagna denigratoria a base di "fake news" e sull'improbabile pericolo dell'onda nera". Immediatamente la canaglia "anarco-comunista" dei centri sociali e i vari autonomi, si sono subito messi all'opera contro il nemico fascista, cercando di chiudere spazi democratici ai rappresentanti Di Stefano di Casa Pound e Roberto Fiore di Forza Nuova.

Brain

SOTT Focus: Le sfide della Mascolinità, del Femminismo e dell'Uomo Moderno

gender differences
Oggi, le femministe vogliono tutti i diritti e nessuna delle responsabilità, nessuno dei lati più problematici della vita e della realtà. Gli ultimi 40 anni circa di sciocchezze femministe non hanno reso le donne più forti e indipendenti, né insegnato loro i loro diritti, responsabilità e prerogative nella società umana nei confronti del ciclo riproduttivo umano e quello della vita. Invece il movimento femminista ha investito il suo tempo nel promuovere le donne come super-eroine che possono fare qualsiasi cosa e come vittime passive che non possono fare nulla.
Esprimi un desiderio per Weinstein

Harvey Weinstein è molto bravo quando si tratta di film. Non tutti quelli in cui è stato coinvolto sono stati un successo, ma la stragrande maggioranza di loro erano guardabili ed alcuni film sono diventati famosissimi. Ad esempio Scream, The English Patient, Emma, The Crow, Beautiful Girls, Princess Mononoke, Good Will Hunting, Jackie Brown, Rounders, Phantoms (Ben Affleck è stato strepitoso), Mansfield Park, She's All That, i film di Kevin Smith, Lord of the Rings, Equilibrium, Chicago, Kill Bill, Inglorious Bastards: la lista potrebbe continuare e continuare.

Harvey Weinstein è anche brutto. Non è stato abbastanza fortunato da nascere tra il 20% di quegli uomini, i "666" come vengono chiamati: alti 6 piedi, addominali six-pack e 6 cifre di stipendio. Quelli sono gli uomini a cui le donne oserebbero avvicinarsi; per il resto di noi comuni mortali, è uno slogan per soddisfare quella parte del tuo scopo evolutivo che consiste nel trovare una donna che sia disposta ad avere i tuoi figli. Per gli Harvey Weinsteins del mondo, è una questione di coltivare la propria commedia, o il conto in banca, o i propri successi creativi. Per ogni centimetro in più sul tuo addome, aggiungi un altro 0 al tuo stipendio per compensare.

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Attention

Roma, voragine in zona Balduina. Precipitano le auto

Voragine Roma crollo Balduina

Una grande voragine si è aperta in strada a Roma, in zona Balduina. Nel crollo, avvenuto ai margini di un cantiere, alcune auto parcheggiate sulla strada sono precipitate.

La voragine si è aperta intorno alle 18 tra via Livio Andronico e via Lattanzio, trascinando i veicoli, che sono sprofondati per 10 metri. Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco e la polizia, la strada è stata chiusa al traffico.

Non risultano, al momento, persone coinvolte: il cedimento sarebbe avvenuto a cantiere chiuso. Non sono chiare per ora le cause del crollo. Le prime avvisaglie si sono avute dal cedimento delle colonne di contenimento del cantiere. Sembrerebbe che tempo fa sia stata segnalata una copiosa perdita d'acqua proprio in quella zona. La Procura ha aperto un fascicolo.

Sono in corso anche verifiche da parte dei vigili del fuoco sulla stabilità dei palazzi vicini. A scopo precauzionale due edifici sono stati momentaneamente evacuati.

Propaganda

"Europa spesso bersaglio di fake news". Lo denuncia Laura Boldrini dopo aver diffuso la madre di tutte le fake news

Boldrini

"Europa spesso bersaglio di fake news"
. Scrive su Twitter Laura Boldrini.



Ed ha ragione perché la distruzione di ex Jugoslavia, Afghanistan, Iraq, Libia, Siria e Ucraina è stata accompagnata da una montagna di fake news che hanno travolto l'Europa negli ultimi vent'anni. La distruzione di diritti sociali, Welfare e Costituzioni degli stati membri dell'Unione Europea è stata poi giustificata e perseguita con "il sogno europeo che avrebbe garantito più diritti, prosperità e benessere". La madre di tutte le bufale recenti.

Commenta: Il miglior modo per ribellarsi contro la censura ad oltranza sulle fake news è informarsi e sostenere i media alternativi non finanziati dalle grandi multinazionali e/o politici corrotti fino al midollo.


Evil Rays

Perché non ti fanno più togliere la batteria dallo smartphone

mind control by technology

da ByoBlu.com


Intervento di Ugo Mattei, giurista e professore di Diritto Internazionale e Comparato alla California University e docente di Diritto Privato all'Università di Torino. Costituzione, Comunità e Diritti - Torino, 19 novembre 2017

Negli ultimi tre o quattro anni sono stati installati, soltanto nella parte occidentale del mondo, quindi nel nord globale, circa un miliardo e quattrocentomila sensori per l'internet delle cose. Gran parte dei quali sono costruiti nei muri delle case, nei nuovi televisori - in tutti gli apparecchi elettronici che comperiamo - e nelle automobili. Parte di questi sensori, che sono invece fissi, sono inseriti negli spazi pubblici e sono quelli con i quali i nostri meccanismi elettronici si collegano senza che noi lo sappiamo.

Queste cose vengono chiamate "Smart", nel senso che noi sentiamo parlare costantemente di "Smart City", "Smart Card" eccetera. Tutte le volte in cui si sente la parola "Smart" io penso sempre che gli "Smart" siano loro e i cretini siamo noi. Qui la situazione sta diventando davvero molto preoccupante, soprattutto alla luce di quello che è stato detto adesso. C'è in costruzione un gigantesco dispositivo (e qui proprio la parola "Dispositivo" studiata da Foucault è direttamente utilizzabile per parlare dei dispositivi elettronici che noi compriamo). Un gigantesco dispositivo di controllo sociale di tutti quanti, che viene ovviamente sperimentato per fare un passo in avanti in modo da rendere in qualche modo l'umanità coerente con la nuova frontiera.

Parliamo della frontiera di tanto tempo fa, del saccheggio coloniale e così via. Quella era la frontiera della modernità.

Con la modernità si scoprono le Americhe, nelle Americhe si sperimenta tutto ciò che non si poteva fare all'interno del nostro continente europeo.

Perché non si poteva fare? Perché la tradizione lo impediva.

La tradizione giuridica impediva la sperimentazione di ideologie proprietarie come quelle di Locke, che presupponevano la tabula rasa, un'idea di un vuoto che viene colmato attraverso delle istituzioni giuridiche fortemente semplificate. Fra le quali due capisaldi della modernità che sono la proprietà privata assoluta, il dominio dispotico di cui hanno parlato i giuristi da un lato e la sovranità dello Stato. Che sono i due poli organizzativi intorno ai quali noi abbiamo costruito le categorie giuridiche e politiche della modernità: il pubblico e il privato.

Oggi la frontiera non è più una frontiera fisica, non abbiamo più le scoperte di Magellano, di Amerigo Vespucci o di Cristoforo Colombo, ma chiaramente la frontiera è una frontiera di tipo informatico. Quella che Floridi aveva chiamato qualche anno fa l'"Infosfera". Questa frontiera di tipo informatico condivide con la frontiera fisica, la frontiera dell'inizio della modernità, una caratteristica fondamentale, che ha reso il capitalismo da essa completamente dipendente. Oggi è impensabile immaginare il capitalismo nella forma attuale - quindi dei rapporti di produzione capitalistici globali - senza la mediazione della rete di internet. Se voi pensate alla vostra vita quotidiana, vi rendete conto perfettamente che nulla oggi può funzionare se non mediato dalla rete. Quando andavo a comprare un biglietto del treno, per andare a trovare i miei amici in età giovanile, c'era un signore che me lo faceva a mano. Certo, io sono molto anziano, però oggi se arrivi in stazione e il computer è giù, tu il biglietto non lo compri e il treno non lo prendi. Perché la sostituzione della macchina all'umano, in queste operazioni anche molto semplici come quella di fare un biglietto, è tale per cui semplicemente non è più possibile farne a meno.

Se estendete tutto questo al mercato finanziario, alle banche, a tutto quanto, vi rendete perfettamente conto che chi può accedere al Master Switch (come è stato chiamato in un famosissimo libro molto importante di un signore che si chiama Tim Wu, professore della Columbia University), che sarebbe l'interruttore centrale, è colui che in realtà può disattivare il capitalismo.

La frontiera. In questa frontiera si sperimentano molte cose. La frontiera dell'Infosfera è una frontiera dalla quale il capitalismo è dipendente e che dev'essere naturalmente tutelata in un modo assolutamente molto forte. Tramite che cosa? Tramite la costruzione di una serie di tabù, di una serie di ideologie, di una serie di convinzioni generalizzate che non si possono mettere in discussione.

Commenta: La situazione in cui ci troviamo attualmente non è arrivata per caso, è il frutto delle decisioni politiche, giuridiche ed economico-sociali intraprese da soggetti che occupano posizioni di alto livello, privi di scrupoli, coscienza ed empatia, meglio noti come psicopatici. Sono individui assetati di potere, maniaci del controllo e che usano tutte le risorse a loro disposizione per soddisfare le proprie necessità, ovvero, in parole semplici ma vere: "Il pesce puzza dalla testa".

Consigliamo di leggere i seguenti articoli:


Evil Rays

Femministe in piazza, il sistema ringrazia

femministe

a cura del Club Femminile di Raido


Sabato 25 novembre a Roma, il movimento femminista "Non una di meno" ha indetto una mobilitazione nazionale contro la violenza sulle donne e di genere. La tematica, sulla quale non avremmo niente da obiettare, è stata tuttavia appannaggio delle peggiori degenerazioni della società. La folla, forte di migliaia di attivisti e curiosi, ha sfilato urlante per le strade della Capitale, rivendicando slogan che farebbero raccapricciare anche il più bieco tra gli uomini.

Tra le reclame più gettonate, figurano striscioni che inneggiano all'aborto libero, al rifiuto della famiglia tradizionale, alle unioni omosessuali e all'abbattimento delle frontiere. La libertà della donna diviene così una sterile possibilità di disposizione del proprio corpo, macchina al servizio del progresso della società - che altro non è che sradicamento - e della "libertà" modernamente intesa che è dispersione, definendo tutto ciò una vittoria.

La dignità ed il valore della donna non si difendono sbraitando strappandosi i vestiti di dosso, gridando volgarità e straziando il corpo, tempio dell'anima e dello Spirito. Per tornare ad essere donne dobbiamo riappropriarci del ruolo sacro che ci compete respingendo i falsi miti del mondo moderno, gli stessi che individuano nel nucleo familiare una vecchia zavorra da cui liberarsi al più presto.

War Whore

La farsa dei 5 Stelle e di Luigino Di Maio, l' "antisistema" che appoggia la NATO e la UE

maio
Parliamo di Luigino di Maio, l'esponente dei 5 Stelle che si è recato in a viaggio a Washington per farsi accreditare dai dominatori USA, il figlioccio di Grillo e Casaleggio che guida il Partito dei 5 Stelle che sgambetta per farsi designare come prossimo presidente del Consiglio, in caso di vittoria elettorale.
A parte la inconsistenza di un personaggio che non ha mai lavorato veramente e non ha mai completato il suo percorso di studi (lo hanno impietosamente notato anche i giornali USA), anche se questo sarebbe in linea con il curriculum tipo del ministro Fedeli e dei colleghi del PD al governo.

I 5 Stelle sono un movimento oggi divenuto partito che fu creato in un primo momento come una forma di "dissidenza controllata" neo populista e progressista per ossigenare il sistema disattivando e neutralizzando le lotte politiche nelle piazze. Grillo è stato il personaggio politico che veniva mistificato costantemente dai media come il contestatore che minaccerebbe di trascinare l'Italia nel tunnel del più estremo populismo ed sprofondare il paese in una sorta di "rivoluzione di Ottobre della decrescita e sviluppo sostenibile".

Tuttavia una parte delle frange della sinistra contestatrice oggi appoggiano Luigino De Maio, benchè questi sia ripudiabile per vari motivi che sono inconfessabili per l'ultra sinistra filo sionista, visto che che lui non è uno dell'internazionale comunista e neppure uno "chavista" e tanto meno un comunista alla vecchia maniera ma anzi, lui è tutto il contrario.

Le campagne del PD e della destra contro i 5 Stelle ed Grillo sono pura propaganda e sono sospinte dalla dura reazione neo liberista che lotta per evitare che il reparto di grulli manipolati emigri verso altre opzioni politiche meno ultras di quelle (apparentemente di antisistema) ma che possano minacciare la sua egemonia politica ed economica. Questione di strategia e di poltrone e nulla di più.

La grande stampa li ha prima criticati poi adulati e tutte le TV dei giornalisti serventi del regime fanno a gara per invitare il Di Maio nelle loro trasmissioni e talk Show.

Vediamo adesso cosa dice questa marmaglia dell'agente B del fronte pro UE con la nuova messa in scena del leader dei 5 Stelle" nel presentare un nuovo ma per nulla sorprendente profilo politico di difensore a oltranza della NATO, della UE e dei poteri atlantisti.