Figli della SocietàS


Bad Guys

L'economista argentino Kicillof: il neoliberismo cerca di spaccare l'America Latina

Axel Kicillof


L'ex ministro dell'Economia argentino denuncia la gestione Macri: «Il primo anno è stato disastroso, si è registrato un peggioramento in tutti gli indicatori economici»


«Il neoliberismo ha una strategia per l'America Latina, che ha a che fare con il libero mercato, la spaccatura della regione, l'entrata in accordi di libero scambio con diversi fattori e blocchi dell'economia globale che non porterà alcuna soluzione», questo è quanto dichiarato dall'economista argentino Axel Kicillof, già ministro dell'Economia durante il governo di Cristina Fernandez in Argentina, ai microfoni di teleSUR nell'ambito del programma EnClave Politica.

L'ex ministro argentino ha poi affermato che la regione latinoamericana può affrontare la crisi attuale. «Penso che dobbiamo rispondere con una strategia latinoamericana (...) credo che i settori del movimento popolare dell'America Latina devono compiere urgentemente un salto verso l'integrazione».

Dai temi latinoamericani, si passa poi a discutere delle questioni argentine dove le politiche di neoliberismo selvaggio applicate dal governo Macri stanno danneggiando il paese.

Padlock

Il Meglio del Web: La censura avanza: YouTube tappa la bocca ad Antonio Rinaldi. E' gravissimo!

censura Web

di Marcello Foa.


Qualcuno nei giorni scorsi ha accolto con incredulità la notizia del disegno di legge voluto dal piccolo Grande Fratello Paolo Gentiloni per imporre la sorveglianza di massa sul web - da oggi lo Stato italiano monitorerà per 6 anni tutta la vostra attività sul web, incluse le chat! - e la censura, impedendo ai singoli utenti di accedere a siti scomodi (leggi qui e qui). Il pretesto è quello della violazione del copyright, che in internet significa poter censurare praticamente qualunque sito. Basterà che appaia una foto scaricata dai motori di ricerca e non autorizzata per venire "bannati".

Lo ripeto da settimane: il disegno, a livello internazionale, è di mettere a tacere le voci davvero libere e, soprattutto, quelle che promuovono idee contrarie al mainstream. Ad esempio quelle di chi si oppone all'euro.

L'opera di normalizzazione avanza rapidamente. In Francia nei giorni scorsi hanno chiuso il blog di un economista del calibro di Jacques Sapir, colpevole di essere troppo eretico, di smontare da tempo i falsi miti della moneta unica e di non essere allineato all'establishment, men che meno al piccolo Napoleone Emmanuel Macron.

Ora vengo a scoprire che You Tube ha chiuso il canale video di Scenarieconomici.it , il sito di Antonio Rinaldi, un altro esponente del fronte no euro. La colpa? Misteriosa. Nella notifica ricevuta da Rinaldi si parla di "ripetute e gravi violazioni delle regole della community" ma non si precisa quali. Come un vero Grande Fratello, YouTube decide di censurare un canale, vestendo al contempo i panni dell'inquisitore e del giudice. Già perché a vagliare il ricorso presentato da Rinaldi è stata la stessa YouTube, respingendolo ovviamente.

Commenta: Articoli Correlati:


HAL9000

Benvenuti nell'Italia della sorveglianza di massa

censura su internet
© The New Blog Times

DI FULVIO SARZANA

ilfattoquotidiano.it


Dati personali su web e telefono, il governo dà il via alla sorveglianza di massa

Un' amara sorpresa attende gli italiani nei prossimi giorni. Il Senato, infatti, entro questo fine settimana darà il via definitivo a una norma che all'apparenza richiama l'esigenza di rispettare le norme europee. Si tratta delle Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2017. Il disegno di legge, che reca come primo firmatario il nome del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, è uno di quegli atti adottati in termini brevissimi, per via scadenze di legge che ne giustificano l'adozione senza un'approfondita discussione parlamentare che ne rallenterebbe l'iter.

Per questo motivo, insieme ad atti dello stesso tipo, come il decreto Milleproroghe, e le stesse norme che compongono la legge di Bilancio (quando ad esempio si diffonde la notizia che il governo porrà la fiducia) sono esposti all'inserimento di emendamenti last minute che non sono discussi se non per pochi minuti e che poi vengono approvati anche dall'altra Camera (in questo caso il Senato), senza poter essere modificati.

Dunque, queste norme contengono due disposizioni in grado di cambiare il concetto di sorveglianza di masse per i navigatori italiani.
  • 1. La prima norma dispone l'allungamento dei tempi di conservazione dei dati internet e telefonici a sei anni, ed è stata già oggetto di aspre critiche, provenienti anche dallo stesso Garante della privacy italiano, Antonello Soro.
  • 2. La seconda norma assegna all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Agcom, il potere di intervenire in via cautelare, sulle comunicazioni elettroniche dei cittadini italiani, al fine di impedire l'accesso agli stessi cittadini a contenuti presenti sul web.
Le norme non possono essere modificate e passeranno così come sono. La scusa ufficiale è che non si possono procrastinare gli impegni europei, per cui, come ha dovuto constatare amaramente anche il Presidente dell'Autorità garante per la Protezione dei Dati personali, il Parlamento, pur in presenza di norme che contrastano chiaramente con le disposizioni europee che dicono di voler attuare, le fa comunque passare, per evitare di doverle discutere in una ulteriore lettura.


Eye 2

Parigi nel mirino dei terroristi Ma il problema è il bus anti gender

fsehdrhhfg

A Parigi giovedì è stata disposta la chiusura dell'ennesima moschea, considerata dalle autorità "un vecchio covo dell'islam radicale", frequentato da persone con "l'intento di preparare attacchi terroristici". Ma, mentre la capitale francese rimane sotto l'ombra del terrorismo, il sindaco della Ville Lumière, Anne Hidalgo, si dedica all'opposizione ai bus anti-gender che in questi giorni sfilano in città.


Il Consiglio comunale di Parigi ha infatti dichiarato che gli autobus di CitizienGo diffondono "slogan chiaramente omofobi", anche se sui pullman ci sarebbe stampata la semplice scritta "La mia identità non è un gioco".

L'organizzazione CitizenGo, che ha base a Madrid ed è legata all'associazione cattolica francese La Manif pour tous, sostiene che la scuola francese insegni teorie nocive, che puntano a diluire le differenze tra i sessi e sulla sessualità. Ma secondo il municipio della capitale francese, invece, definire il matrimonio come l'unione tra uomo e donna è alla base di "una visione oscurantista della società".

La campagna dell'organizzazione cattolica è partita in Spagna l'anno scorso, ed è poi stata replicata negli Stati Uniti, in quasi tutto il Sud America, In Germania e in Italia. Lo scopo, secondo quanto riportato a Gli Occhi della Guerra dal responsabile di CitizenGo Italia, Filippo Savarese, "è quello di chiedere una libertà educativa", e le "accuse di omofobia non hanno nulla a che fare con la nostra iniziativa".

Newspaper

Caro Delrio, ma perché lo sciopero della fame? Dimettiti

delrio

Di solito, un ministro che non è d'accordo con le scelte del suo governo si dimette. Il ministro Graziano Delrio, no. Resta aggrappato alla poltrona che occupa dal 2015 e per "convincere" il governo a presentare l'inutile e controproducente Ius Soli, annuncia - tra le ovazioni di Repubblica - lo "sciopero della fame".


Ma perché una scelta così "naïf" da uno dei più spietati artefici delle privatizzazioni e dei tagli alla spesa pubblica? Una crisi mistica? Crediamo di no. Verosimilmente il paravento dello Ius Soli è solo una manovra per ridare fiato ad un Pisapia che, messo alle corde dai suoi ex compari fuoriusciti dal PD, ha scelto di allearsi, nientedimeno con Emma Bonino sponsor dell'immigrazione e, quindi dello Ius Soli.

E state pur certi che consolidatasi la stampella Pisapia-Bonino al governo, degli immigrati non fregherà più nulla a nessuno e il ministro Delrio tornerà (come sempre) a mangiare.

E, a proposito di Ius Soli date una occhiata al video qui sotto.


Francesco Santoianni
Articolo pubblicato originariamente su Pecora Rossa

Red Pill

Il Meglio del Web: Ius soli e altre Armi di Distrazioni di Massa

ius soli
© lantidiplomatico.it

Ci sono cose che si direbbero create solo per darci l'illusione di non essere in una gabbia o per distrarci dalla difesa dei nostri diritti. Lo Ius soli, ad esempio. Non serve affatto, come ci raccontano in TV, a tutelare i bambini stranieri i quali, già oggi, possono iscriversi a scuola, godere di cure mediche e, compiuti diciott'anni chiedere la cittadinanza italiana. No, serve solo a far crescere una marea razzista finalizzata, come in Francia, a cementare un sedicente fronte "democratico e progressista" capitanato da qualche burattino dei banchieri dell'Unione Europea.


Ma lo Ius soli è soltanto una delle tante Armi di Distrazione di Massa che usano per farci schierare contro altri sfruttati e a favore del governo. Ad esempio. Se oggi i servizi pubblici, gli ospedali, i trasporti sono allo sfascio, la colpa, per la TV, e quindi per l'opinione pubblica, non è dei continui tagli, privatizzazioni, blocco delle assunzioni imposti dal governo e dall'Unione Europea. No, la colpa per la TV , e quindi per l'opinione pubblica, è dei cosiddetti "furbetti del cartellino", messi alla gogna e immediatamente licenziati, anche se si allontanano per un caffè. Tutt'altro trattamento per i tanti boiardi di stato e servi del governo che continuano ad essere strapagati e riveriti dai giornali, invece di essere buttati fuori o mandati in galera.

Star of David

Pesanti accuse contro Israele alla conferenza del Partito Laburista britannico

frtyu

Miko Peled, cittadino britannico, nato in Israele, definisce israele "sionista razzista" alla conferenza del partito laburista.


Lo stesso Peled, durante un evento, ha dichiarato che il boicottaggio di Israele è giustificato perché il paese è un "regime colonizzatore razzista" molto simile alla Germania nazista e all'apartheid Sudafricana. Miko Peled, figlio di un generale israeliano, è stato applaudito da attivisti anti-sionisti di sinistra, mentre ha parlato ad un evento tenuto dal gruppo Free Speech On Israel.

Nella stessa Conferenza del Partito Laburista, durante un evento collaterale è intervenuto un relatore anti-sionista nato in Israele il quale ha dichiarato che il boicottaggio di Israele è giustificato perché il paese è un "regime colonizzatore razzista" "molto simile" alla Germania nazista e all'apartheid Sudafricana.

Il signor Peled, che vive in America, ha invitato alla libertà di parola su ogni tema, incluso "se si tratta dell'Olocausto oppure no".

Durante l'evento, presieduto da Naomi Wimborne-Idrissi, ha dichiarato: "il boicottaggio dello stato di Israele non è censura: mettiamo le cose al loro posto..

"Non noi non invitiamo i nazisti e per un'ora non illustriamo i motivi per i quali loro dovrebbero avere ragione. Questa è la stessa cosa.

"Tu non hai invitato il Sudafrica per spiegare perché l'apartheid era cosa buona per i neri."

"Allo stesso modo voi non invitate i sionisti: è una cosa molto simile".

Airplane

Una svolta nel caso dell'incidente del MH17: in Occidente si confida nella versione di Putin

mh17

Mentre i Paesi Bassi continuano a rimanere in silenzio riguardo alle indagini relative al disastro del Boeing malese 777 del volo MH17, su internet in lingua tedesca si è acceso un dibattito sulle cause della tragedia.
Questo è quanto viene riportato da una pubblicazione su "Russkaya vesna" (Primavera Russa).

La discussione ha avuto inizio da un certo Florian Rötzer, pubblicista con una laurea nel campo della "teoria ed etica dei media". Egli ha espresso sconcerto per il riserbo della procura olandese e di varie agenzie d'intelligence, compresa quella degli Stati Uniti, che continuano a tener segrete le informazioni in loro possesso sulla catastrofe del volo di linea nel cielo del Donbass.

Rötzer ha ricordato che il regista americano Oliver Stone nel suo libro "Intervista con Vladimir Putin" ha riportato le parole del leader russo, secondo il quale, per la catastrofe del "Boeing" in Ucraina, si doveva valutare il controllore di volo di "origine spagnola", che nelle vicinanze (del Boeing 777 n.d.r.) vide un aereo da combattimento.

Evil Rays

El Rey Felipe Accusa la Junta Catalana di "Slealtà".

catalogna vs madrid

Nel discorso durissimo del re di Spagna, che nulla ha concesso ai separatisti, ha colpito l'accusa di "slealtà" alla Costituzione
. Strana parola, mai usata nella politica italiana, anzi che dico, nemmeno nei rapporti personali fra di noi: quando mai il coniuge cornificato dall'altro coniuge lo accusa di "slealtà"? E' una parola che non esiste nel nostro vocabolario.

I nostri politici praticano correntemente la slealtà verso gli alleati, per questo le coalizioni da noi non durano. Il trasformismo, slealtà verso il tuo elettorato che ti ha votato perché ti crede aderente a un programma e ti vede invece passare ad un'altra fazione con altro programma, è una continuità storica, da noi.

"Slealtà verso la Costituzione?!", si son chiesti basiti gli italiani che hanno ascoltato Felipe. Noi, notoriamente, abbiamo la Costituzione più bella del mondo: eppure, come disse sarcastico Cossiga, obbediamo ad una "Costituzione Materiale" che è l'insieme delle deformazioni che hanno impresso alla Costituzione Legale (o formale: quella votata nel 1948) le forzature, i soprusi, le martellate che hanno inflitto i ceti potenti, per lo più politici o statali, per strapparne privilegi e favori legali indebiti alla propria corporazione. Insomma la Costituzione Materiale italica è il risultato di innumerevoli slealtà verso la Costituzione, storicamente stratificatesi ed accettate dagli altri ceti, quelli depredati dai loro diritti. A nessuno viene mai in mente di accusare la magistratura progressista, poniamo, di "slealtà" verso la legge che dovrebbero applicare. Forse nella sicurezza che, al bisogno, sarà consentito al proprio ceto, gruppo d'interesse e sindacati, corporazione, di martellare un po' la Costituzione più bella eccetera, per adattarla ai propri bisogno. Bisogni particolari.

Infatti, la Costituzione "Materiale" testimonia quello che siamo noi come nazione: un pullulare di particolarismi, di secessioni grandi e secessioni minime dal diritto comune.

Bad Guys

Il Meglio del Web: Il terzo totalitarismo

45678

di Alexander Dugin


In scienze politiche, il concetto di totalitarismo è sotteso alle ideologie comuniste e fasciste, che proclamano apertamente la superiorità del tutto (la classe e la società nel comunismo e nel socialismo; lo stato nel fascismo; la razza nel nazional-socialismo) sul dominio privato (l'individuo).

Ad esse si contrappone l'ideologia liberale, ideologia in cui, al contrario, il privato (l'individuo) è collocato al di sopra del tutto (come se questo tutto non possa essere compreso). Il liberalismo quindi combatte i totalitarismi in generale, inclusi quelli del comunismo e del fascismo. Ma, così facendo, il termine "totalitarismo" rivela il suo legame con l'ideologia liberale — né i comunisti né i fascisti sarebbero d'accordo con il termine. Pertanto, chiunque usi la parola "totalitarismo" è un liberale, indipendentemente dal suo livello di consapevolezza.

A prima vista, l'immagine è perfettamente chiara e non lascia spazio ad equivoci: il comunismo è il primo totalitarismo, il fascismo è il secondo. E il liberalismo è la loro antitesi, negando il tutto e collocando il privato al di sopra di esso.

Se ci fermiamo qui, possiamo riconoscere che l'Era Moderna ha sviluppato solo due ideologie totalitarie: il comunismo (il socialismo) e il fascismo (il nazismo), con le loro varianti e sfumature. Ma il liberalismo, che come teoria politica è apparsa prima delle altre due ed è durata più a lungo di queste, non potrebbe essere chiamato totalitario. Quindi l'espressione "terzo totalitarismo", che suggerisce una estensione della nomenclatura delle ideologie totalitarie, includendo il liberalismo, non avrebbe senso.

Tuttavia, il tema del "terzo totalitarismo" potrebbe apparire nel contesto della sociologia classica francese (la scuola di Dürkheim) e nella filosofia postmoderna. La sociologia di Dürkheim sostiene che i contenuti della coscienza individuale si formano interamente sulla base della coscienza collettiva. In altre parole, la natura totalitaria di qualunque società, anche di quella individualistica e liberale, non può essere annullata. Pertanto, lo stesso fatto di dichiarare che l'individuo è il più alto valore e la misura di tutte le cose (liberalismo) è una proiezione della società, cioè una forma di influenza totalitaria e di induzione ideologica. L'individuo è un concetto sociale: senza la società, l'essere umano isolato non sa se egli è o no un individuo, e se l'individualismo è o no il più alto valore. L'individuo impara che egli è un individuo, una persona privata solo in una società dove l'ideologia liberale domina e diventa una funzione dell'ambiente sociale. Perciò, chi nega la realtà sociale e afferma l'individuo, ha in sé anche una natura sociale. Di conseguenza, il liberalismo è un'ideologia totalitaria che mette in evidenza, attraverso i metodi classici della propaganda totalitaria, che l'individuo è il valore più alto.