© controinformazione.infoProteste per la chiusura dello stabilimento della Michelen a Fossano
Quale è il legame fra disoccupazione/inoccupazione, altissima di questi tempi, e la disinformazione, imperante anche in materia di andamenti economici e occupazionali nel nostro paese? Il
trait d'union è senza ombra di dubbio il governo affidato dalla troika al piddì, o meglio, la necessità di tenerlo in piedi anche come consenso (fittizio?) espresso negli immancabili sondaggi.
Il sotto-potere piddino ha necessità di presentare al volgo i suoi presunti successi, in materia di "lotta" alla disoccupazione e l'altrettanto vitale necessità di disinformare la popolazione, millantando andamenti economici sia pur moderatamente positivi.
Ecco perché si da molta enfasi al modesto ridursi della disoccupazione ufficiale in Italia, notizia rimbalzata su tutti i media in questi giorni. Un po' più in sordina, per ovvi motivi, la contestuale avanzata della deflazione, testimoniata da un calo dell'indice dei prezzi di qualche decimale di punto. Infatti, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività assume andamenti negativi, in questa fine d'anno, smentendo clamorosamente le previsioni (artefatte) di Padoan e del governo.
Il sistema di disinformazione mediatica in atto, a supporto del piddì collaborazionista della troika, mette in evidenza il (modesto) calo del tasso di disoccupazione ufficiale, che è valutato dall'Istat all'11,5% della forza lavoro in ottobre, ma non può esimersi dall'avvertire che contemporaneamente aumentano gli scoraggiati/ inoccupati, infatti, secondo la stessa fonte, gli occupati diminuiscono di quasi quarantamila unità. E' evidente che parte significativa del calo dei disoccupati censiti alimenta non nuova occupazione, ma le file degli scoraggiati che non cercano più un lavoro, mentre l'occupazione continua a diminuire. Gli inoccupati sono riserva della riserva, cioè del grande esercito di lavoratori di riserva che esiste fin dai tempi di Marx.
Come se non bastasse, sono in aumento i Voucher, indicatori di massima precarietà e di lavoro saltuario, utilizzati dai datori di lavoro per pagare (poco) il "lavoro accessorio", fuori dai regolari contratti. Bonus bebè e buoni lavoro sono le sole cose che può concedere, a una popolazione sempre più stracciona, un governicchio euroservo e troikista come quello piddino-renziano. Per il resto, sono mazzate continue, passate presenti e future, tanto che l'ex coop Giuliano Poletti, ministro contro i lavoratori per la distruzione del
welfare, ha già lanciato il sasso nello stagno (per studiare le reazioni dei colpiti) ipotizzando di sostituire l'"attrezzo vecchio" dell'ora lavorata con qualcos'altro. Persino gli schiavi del mondo antico non avevano questo "attrezzo vecchio"!
Commenta: Strano che ci fosse un'esercitazione armata proprio nelle vicinanze da parte del San Bernardino PD's SWAT team. Inoltre, cade a fagiolo per distrarre il pubblico dalle novità sul fronte Turchia/ISIS?