© Sputnik. Vitaliy Belousov
L'Ucraina, che vuole così tanto entrare nell'Unione europea, stila liste nere di cittadini europei indesiderati e dà praticamente dei terroristi agli osservatori italiani.A diversi esponenti politici e personaggi pubblici italiani sono arrivate delle letterine dal Ministero degli Esteri, non con gli auguri di Natale, ma con l'avviso di non recarsi in Ucraina, Stato dove questi cittadini sono considerati una minaccia per la sicurezza nazionale, in altre parole dei terroristi. Il Ministero italiano sconsiglia quindi di recarsi in un Paese dove i propri cittadini potrebbero imbattersi in brutte sorprese.
Si tratta di un Paese il cui governo però è appoggiato dall'Unione europea. L'Europa, così attenta ai diritti umani, dovrebbe sapere che in Ucraina a tal riguardo non sono proprio rose e fiori. Di questi giorni è il post su Facebook del deputato ucraino Parasiuk in cui lui definiva un eroe l'assassino terrorista dell'Ambasciatore russo ad Ankara.Quest'amicizia imbarazzante fra Bruxelles e il governo ucraino reggerà anche con Donald Trump?
Sputnik Italia ha raggiunto per un'intervista Alessandro Bertoldi, opinionista, già dirigente del centrodestra e osservatore indipendente in Crimea e Donbass, finito nelle
blacklist ucraine.
— Alessandro, ti è arrivata un'altra lettera dal Ministero degli Esteri, dove ti sconsigliano di andare in Ucraina, Paese che ti reputa una minaccia per la sicurezza nazionale. Che cos'hai fatto di così terribile? — La lettera arrivata dal Ministero degli Esteri italiano riporta il decreto presidenziale di Poroshenko di ottobre, in cui lui va a comporre una lista di cittadini indesiderati, ritenuti un pericolo per la sicurezza nazionale ucraina, potenziali terroristi che "
violano le libertà e i diritti dei cittadini ucraini e l'integrità del Paese". Io non ho fatto nulla, sono stato per diverse volte osservatore durante la crisi ucraina, prima in Crimea e poi nel Donbass. A Donetsk ho seguito le presidenziali della Repubblica di Donetsk. Inoltre ho dato il mio contributo con un gruppo di consulenti italiani di alto livello, come l'ex presidente della Provincia autonoma di Bolzano, considerato un modello per l'autonomia e la convivenza nel mondo. L'accusa di violazione dei confini è ridicola, perché io non ho trovato i confini. Sono stato a Rostov, in macchina sono andato a Donetsk. Quando sono passato dalla frontiera, dove la parte russa ha controllato l'uscita dal Paese secondo le norme internazionali, ho trovato dall'altra parte dei militari della Repubblica di Donetsk e non dei militari ucraini. Se gli ucraini non controllano i loro confini, è un problema loro e non di chi li attraversa rispettando i controlli.
Commenta: Putin si dimostra essere ancora una volta un vero stratega della diplomazia ed una persona umile nei confronti del presidente americano uscente, Obama che cerca disperatamente di destabilizzare le relazioni tra gli Stati Uniti e la Russia prima dell'arrivo alla Casa Bianca di Trump.