Figli della SocietàS


Handcuffs

Anche Prodi in tribunale. Ne sapete niente? Chiedetevi perché.

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Fate la prova. Non fidatevi di me. Cercate "Prodi Trani" sui motori di ricerca. Cercate su Repubblica e Corriere. Provate a vedere se vi raccontano per filo e per segno quello che ha detto Prodi giovedì 19 novembre (quattro giorni fa) a Trani, chiamato a deporre dal PM Michele Ruggiero nel corso del processo a Standard & Poor's.

Per carità, che Romano si sia molto arrabbiato perché aveva appuntamento davanti al giudice alle 11.15 ma ha dovuto aspettare fino alle 15.30 (porello), questo ve lo raccontano tutti. Che all'altro testimone, Giuseppe Vegas, presidente della Consob, hanno rubato la macchina mentre deponeva, è una notizia che troverete con facilità. Ma provate a capire cos'abbia detto Prodi non ai giornalisti, dopo e prima, ma sul banco dei testimoni.

Eppure, nei 15 minuti durante i quali ha parlato, rispondendo alle domande dell'accusa e della difesa, di cose deve averne dette un bel po', non certo quelle due o tre righe riportate dalla stampa. E considerato che lo scherzetto del downgrade sul rating di Standard & Poor's ci potrebbe essere costato ben 3.1 miliardi di euro, direi che la deposizione di Romano Prodi, così come tutte le altre, da Maria Cannata (direttore del dipartimento debito pubblico del Ministero del Tesoro) a Giulio Tremonti, ex ministro delle finanze, da Vegas della Consob a Elio Lannutti, da Mario Draghi (che, pur citato, non è venuto perché "teme clamori mediatici"), passando per Pier Carlo Padovan (che dovrebbe essere sentito a breve) fino ad arrivare a lui, Mario Monti, che "non poteva" e dunque ha rimandato la sua udienza al prossimo 27 gennaio, era uno di quei processi a cui la stampa avrebbe dovuto stare incollata come se non ci fosse un domani. Con tutto il rispetto per il giallo di Avetrana, per il processo sulle escort di Berlusconi, sugli scontrini di Marino e così via, si intende. Invece niente. C'erano quattro gatti a pedali. E pure omertosi!

Cult

Il parlamentino della Nato chiama alla guerra

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© effemeride.it
L'abbattimento del caccia russo impegnato in Siria da parte di un caccia turco made in Usa, con la conseguente rottura tra Mosca ed Ankara non a caso alla vigilia dell'accordo sul gasdotto che avrebbe dovuto portare il gas russo fino al Bosforo, evidenzia in modo drammatico l'evento che si svolge giovedì e venerdì a Firenze: l'Assemblea parlamentare della Nato che, il 12 ottobre scorso, aveva «raccomandato ai governi Nato di aumentare la spesa della difesa, di fronte a una Russia sempre più imprevedibile e alla crescente instabilità in Medioriente».

La sessione dell'Assemblea parlamentare della Nato, che si svolge in Palazzo Vecchio, non è un «Summit Nato» come qualcuno ha detto. L'Assemblea, infatti, «costituisce una istituzione separata dalla struttura Nato». L'organo politico «decisionale» della Nato è invece il Consiglio Nord Atlantico, che si riunisce a vari livelli fino al summit dei capi di stato e di governo dei 28 paesi dell'Alleanza: il suo principio guida è che «non ci sono votazioni o decisioni a maggioranza, ma le decisioni vengono prese all'unanimità e di comune accordo», ossia d'accordo con le direttive di Washington. E sono sempre gli Usa ad avere i posti chiave nella struttura militare dell'Alleanza: il Comandante supremo alleato in Europa è sempre un generale o ammiraglio nominato dal presidente degli Stati uniti.

Ma allora, se non è una istituzione della Nato, a cosa serve l'Assemblea parlamentare riunita a Firenze? Composta da rappresentanti dei parlamenti dei paesi dell'Alleanza, per la maggior parte membri delle commissioni difesa, l'Assemblea è presieduta dallo statunitense Hon Turner, membro del Congresso facente parte sia della commissione sui servizi segreti che di quella sui servizi armati. Tra i cinque vicepresidenti c'è il parlamentare italiano Paolo Alli, Nuovo Centrodestra, già braccio destro di Formigoni e con lui indagato dalla magistratura milanese. Funzione dell'Assemblea, finanziata (con denaro pubblico) dai 28 governi, è quella di «costituire un legame essenziale tra la Nato e i parlamenti dei paesi dell'Alleanza», in particolare quella di «sensibilizzare gli ambienti parlamentari sulle principali questioni relative alla sicurezza della zona euro-atlantica, contribuendo al rafforzamento delle relazioni transatlantiche».

Better Earth

A Roma apre l'Ufficio Nazionale del Turismo della Russia

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© Sputnik. Alexander VilfA Roma è stata inaugurata la sede italiana dell’Ufficio Nazionale del Turismo Visit Russia.
Al tagliare simbolicamente il nastro della nuova rappresentanza, situata nel centralissimo Corso Vittorio Emmanuele, ci sono stati il Ministro della Cultura russo Vladimir Medinskij, il Ministro-Consigliere dell'Ambasciata russa in Italia Dmitry Shtodin, Direttore Generale del Turismo del MIBACT Francesco Palumbo, il vice presidente del Comitato della Duma della Federazione Russa per l'Industria e presidente del Comitato della Camera di Commercio della Federazione Russa per lo sviluppo industriale Pavel Dorohin, la direttrice dell'Ufficio Nazionale del Turismo Visit Russia in Italia Ekaterina Sankina.

La missione principale del progetto Visit Russia, che è realizzato con il patrocinio dell'Agenzia Federale per il Turismo e del Ministero della cultura della Federazione Russa, è quella di contribuire a formare un'immagine positiva della Russia nel Bel Paese, di creare una maggiore fiducia nei confronti del servizio turistico russo.

L'obiettivo della neonata sede italiana sarà anche quello di mostrare le attrattive russe e il fascino della cultura russa, offrendo agli italiani e agli operatori del settore interessanti spunti e percorsi turistici unici. Infatti, l'ufficio italiano si occuperà non solo della promozione del turismo verso la capitale russa ma si impegnerà nella presentazione delle destinazioni turistiche di tutto il paese.

"Il turismo è un ponte importante per farsi che le nazioni si capiscano meglio. Secondo noi, il turismo non deve essere limitato da Mosca e da San-Pietroburgo. Queste due città non rappresentarono tutta la Russia. La Russia, è più diversa, è l'unico paese nel mondo dove sono rappresentate tutte le zone climatiche, tutta la diversità della natura e della storia. Proprio questi aspetti hanno sempre attratto i turisti stranieri", — ha detto durante la sua presentazione il Ministro della Cultura russo Vladimir Medinskij, auspicando che il nuovo ufficio turistico a Roma aiuti a migliorare la collaborazione tecnica tra le agenzie di viaggio italiane e il consolato russo e l'ambasciata della Federazione Russa, diventando così un «altro amico, un alleato» per i tour operator italiani.

«Il nostro paese ha un enorme potenziale che noi siamo pronti a regalare a tutti quelli che vengono a trovarci nel nostro paese. Per capire meglio la Russia e per gustarla meglio bisogna venire lì di persona, sentirla sulla proprio pelle», — si è rivolta al pubblico italiano la direttrice dell'Ufficio Nazionale del Turismo Visit Russia in Italia Ekaterina Sankina, invitandoli a programmare le loro avventure russe al più presto possibile.

Coffee

Europa come l'Italia: chi sbaglia non paga mai

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© Foto: Ed Yourdon
Tra Italia ed Unione Europea esiste almeno un minimo comune denominatore: il fatto che chi sbaglia non paga mai. Un salvacondotto si trova per chiunque abbia fallito, dopo essere giunto nella stanza dei bottoni della politica o dell'alta finanza.

In Italia è un vizietto noto da tempo immemore, ma è un paradosso per le Istituzione europee, le quali non lesinano mai critiche al Belpaese pur praticando la medesima penosa abitudine. E di fallimenti l'UE ne ha incassati parecchi dall'entrata in vigore dell'euro. Non si può non pensare alla crisi greca, gestita dalla Troika in modo imbarazzante, con l'annessa cura-avvelenamento i cui effetti vengono oggi pagati a livello umano dagli ellenici a livello economico da tutti i cittadini europei (gli italiani sganciano 65,8 miliardi, secondo Exane-Bnp Paribas). Naturalmente tutto verrà restituito con i dovuti interessi, per carità, ma intanto paga Pantalone, come dicono da noi. Così, gli eurocrati illuminati che ambiscono a sostituirsi alla sovranità politica dei singoli Stati hanno commesso un grave sbaglio: proprio nella crisi greca si amplifica tutta la loro presunzione, ad esempio l'essere stati alla fine degli anni Novanta eccessivamente ottimisti nel decidere di far entrare nell'euro la debolissima Grecia, poi l'essere stati colpevolmente incapaci nel prevenirne il crack e infine il gestirlo senza quel minimo di umanità che si pretenderebbe da un sistema che vorrebbe chiamarsi federalista.

Negli ultimi mesi l'errore è aver aderito ai diktat di Obama e dei gruppi finanziari globali e aver quindi messo la parola fine ai prestiti ponte verso la Grecia: una scelta folle non solo per l'Europa, che con altissime probabilità dovrà affrontare un nuovo default greco nei prossimi anni, ma anche per la stessa Grecia che era a un passo dal liberarsi da quei vincoli che non si sposano né con le sue tradizioni né col suo paniere economico. In un qualsiasi Paese del mondo che non sia l'Italia, passi falsi di questa entità sarebbero bastati a far mandar via quei dirigenti che li hanno commessi. E invece in questa fulgida e moderna Unione Europea sono ancora tutti lì a governare, con la supponenza di sempre. E facciamo altri esempi. L'economia globale quest'anno crescerà, secondo World Economic Outlook, redatto periodicamente dal Fondo Monetario Internazionale: +3,1% a parità di potere d'acquisto, poi +3,6% nel 2016. La crescita media degli Usa sarà del 2,5% e per l'Ue dell'1,6%: un differenziale dello 0,9% dagli Stati Uniti potrebbe rivelarsi davvero una grossa sconfitta per l'Unione.

Colosseum

Roma blindata, da oggi via al piano sicurezza per Giubileo

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© flickr.com/ Mazur/catholicnews.org.uk
Scattano oggi nella capitale italiana le misure si di sicurezza annunciate dalla Questura pochi giorni fa. Il ministro Alfano: nessun Paese può dirsi a rischio zero.

Roma si risveglia blindata. All'indomani degli allarmi di Bruxelles e come annunciato nei giorni scorsi dal questore della capitale Nicolò D'Angelo, da oggi per le strade di Roma ci saranno duemila uomini delle forze dell'ordine in più, chiamate con presidi mobili e fissi a monitorare capillarmente tutto il territorio della città. Il prefetto Franco Gabrielli, che ha commentato questa mattina le nuove misure, ha affermato che pur in presenza di misure più stringenti, che saranno inevitabilmente percepite dalla popolazione, le libertà e le normali abitudini dei romani non cambieranno.

A due settimane dall'apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, installati metal detector nei dintorni della piazza e allo stadio Olimpico, così come una sorveglianza speciale è stata predisposta nei pressi dei principali monumenti quali il Colosseo, Fontana di Trevi ed altri luoghi di attrazione tradizionalmente molto affollati.

Ieri intanto era stato il ministro degli Interni a parlare della situazione italiana e del rischio attentati. Il sistema di intelligence italiano funziona, ma nessun Paese è a rischio zero: è questa la convinzione ribadita ancora una volta da Angelino Alfano, intervenuto al programma l'intervista di SkyTg24. Il ministro, che rispondendo ad una domanda specifica sul livello di penetrazione di cellule fondamentaliste nel tessuto criminale del Paese ha escluso un legame diretto tra terrorismo islamico e criminalità organizzata, è tornato anche sul tema caldo delle frontiere:
"Non esiste nessuna confederazione di Stati — ha detto a proposito delle regole di Schengen — che abbia mai cancellato confini interni e non presidiato quelli interni".

Whistle

E la Boldrini, dopo Parigi, accusa internet e vuole nuovi strumenti di controllo della rete

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© ilfattoquotidiano.it
E la Boldrini, famosa per avere dato dei potenziali stupratori a tutti gli utenti del blog di Grillo più che per la sua attitudine nel ruolo di presidente della Camera, prende immediatamente la palla al balzo e dopo l'attentato di ieri a Parigi torna a rilanciare il tema del controllo della rete.
"Bisogna lavorare molto con l'intelligence. Bisogna riuscire a fare in modo che questi individui vengano individuati anche nelle attività del web. Il web oggi è una grande opportunità, ma può anche facilitare appunto tutto questo [ndr: il terrorismo] e quindi c'abbiamo bisogno di strumenti nuovi per vincere questa sfida".
Del resto, proprio dopo Charlie Hebdo i leader UE si erano riuniti e avevano stabilito un giro di vite sul web.
"Siamo preoccupati dalla frequenza crescente dell'uso di internet per alimentare odio e disprezzo e segnaliamo la nostra determinazione ad assicurare che non si abusi di internet in questa direzione, salvaguardando, nel pieno rispetto delle libertà fondamentali, la libertà di espressione. Con questo in mente, la collaborazione dei maggiori internet provider è essenziale per creare le condizioni per avere segnalazioni veloci di materiale teso a fomentare odio e terrore e per la sua rimozione, ove possibile e appropriato." [questa fu la dichiarazione congiunta]
Ricordo all'esimia Laura Boldrini che è curioso che proprio in Francia da anni è in vigore una legge, chiamata LOPPSI 2, che consente al Ministero degli Interni di oscurare a piacimento (e senza neppure dichiarare chi è nella lista) molti siti, nonché alla polizia di installare sui computer di persone considerate potenzialmente pericolose software in grado di controllare tutte le loro attività online e leggere tutto ciò che scrivono. Eppure, mi risulta che Parigi sia proprio in Francia. Forse la Boldrini pensa a "strumenti nuovi" che siano ancora più invasivi?

Blue Planet

Assad: "La Francia ieri ha conosciuto ciò che viviamo in Siria da 5 anni"

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© l'antidiplomatico.it
Il terrorismo che ha colpito ieri Parigi, lasciando più di un centinaio di morti, ha scatenato una serie di reazioni in tutto il mondo. Il presidente siriano Bashar al-Assad ha espresso la sua opinione e si è unito all'impegno multilaterale per raddoppiare gli sforzi che cercano di sradicare il terrorismo.

Oggi la Siria è stata teatro di un incontro tra i rappresentanti del governo francese e il presidente siriano Bashar al-Assad, all'indomani della serie di attacchi terroristici avvenuti a Parigi che hanno lasciato più di un centinaio di morti e circa 250 feriti, molti dei quali in condizioni critiche.

Durante l'incontro, al quale hanno partecipato vari mezzi di comunicazione, il presidente siriano dopo aver offerto le sue condoglianze, ha paragonato la situazione attuale dei due Paesi e in merito agli attacchi di Parigi ha dichiarato: "La Francia ha conosciuto ieri quello che noi viviamo in Siria da cinque anni", secondo quanto ha riferito la stazione radio Europe 1.

Assad ha aggiunto:
"Non abbiamo informazioni su cosa sia successo. Ma la questione non riguarda i nomi, o da dove siano venuti. Avevamo già avvisato tre anni fa su quello di quello che sarebbe successo in Europa, abbiamo detto di non scherzare con quello che accade in Siria, perché le conseguenze avranno ripercussioni in tutto il mondo, ma ai funzionari europei non è importato nulla. Inoltre, non hanno imparato da quello che cosa è accaduto all'inizio di quest'anno con l'attacco a Charlie Hebdo. Il fatto che dichiarino di essere contro il terrorismo non significa nulla. Devono combattere il terrorismo. Seguire le giuste politiche."
La Francia ha partecipato dall'inizio di settembre alla coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti che cerca di neutralizzare l'azione del gruppo terroristico Stato Islamico, contro la quale al-Assad ha espresso la sua disapprovazione, in quanto è stata attuata senza il consenso del governo siriano.

Fonte: RT

Yoda

Putin esprime cordoglio ad Hollande e auspica punizione esemplare dei colpevoli

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© Sputnik. Michael Klimentyev
Il presidente russo ha inoltre esortato la comunità internazionale alla lotta comune contro il terrorismo, si legge nel telegramma inviato al presidente francese Francois Hollande.

In un telegramma al capo di Stato francese Francois Hollande, il presidente russo Vladimir Putin ha espresso la speranza che i pianificatori ed esecutori degli attentati terroristici di Parigi vengano puniti, ha riferito oggi l'ufficio stampa del Cremlino.

"Spero che i pianificatori ed esecutori degli attentati subiscano una punizione esemplare," — si legge nel testo.

In 7 quartieri di Parigi sono stati perpetrati quasi in contemporanea diversi attacchi, esplosioni e sparatorie, in cui hanno perso la vita almeno 150 persone secondo le autorità francesi: in più di 100 sono rimasti uccisi nel teatro "Bataclan", mentre decine di vittime si contano negli attacchi delle altre zone della capitale francese.

Blackbox

Un francese armato fermato a Londra

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© Rex Features
Un cittadino francese in possesso di un arma da fuoco è stato fermato sabato nell'aeroporto londinese di Gatwick.

Secondo le informazioni della polizia, un francese 41enne è stato arrestato sabato nell'aeroporto di Gatwick a Londra.

Evacuazione dei passeggeri dall'aeroporto:

BREAKING: Passengers evacuated from Gatwick's north terminal — https://t.co/V1zNzBDQbA pic.twitter.com/XcMOiJkayB
— Brighton Argus (@brightonargus) 14 ноября 2015

Attention

Treno ad alta velocità è deragliato in Francia, almeno 7 morti

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© REUTERS/ Vincent Kessler
Secondo le informazioni dei media, il deragliato TGV è un treno di collaudo.

Nombreux blessés pris en charge par pompiers et samu pic.twitter.com/SKiF5mZ71Y
— Aurélien Poivret (@AurelienPoivret) 14 ноября 2015

Stando alle stime di Dernières Nouvelles d'Alsace, 7 persone sono rimaste uccise e molte altre ferite.

Vue aérienne du déraillement d'une rame TGV à Eckwersheim, à l'approche de Strasbourg. Sans doute des blesssés. pic.twitter.com/JUHzQEZZPB
— France 3 Alsace (@F3Alsace) 14 ноября 2015

Il treno si dirigeva verso Strasburgo e, attraversando un ponte, è deragliarto e le carrozze sono cadute nel canale Marna-Reno.

Sotto il ponte:

Sous le pont. #déraillement pic.twitter.com/k3VGNk0mgw
— Aurélien Poivret (@AurelienPoivret) 14 ноября 2015

Al momento, tutti i feriti sono stati evacuati in elicotteri.

In totale, nel corso del collaudo a bordo del treno si trovavano 49 tecnici.

BFMTV количество жертв крушения поезда TGV в Эквешем увеличилось до 7 https://t.co/Lk4GkRxXZI Всего было 49 техников pic.twitter.com/uqTp6yHuxm
— Жизнь в Резервации (@CleanAuthoritie) 14 ноября 2015

Il deragliameno è avvenuto nel comune francese di Eckwersheim, dipartimanto Basso Reno, Alsazia, a 10 chilometri dal confine con la Germania.

Accesso vietato ai media su luogo tragedia:

На месте крушения поезда TGV в Эквешем под Страсбургом, Франция, эвакуируют раненых до 60 чел Прессу туда не пускают pic.twitter.com/C8a8SVN6Qv
— Жизнь в Резервации (@CleanAuthoritie) 14 ноября 2015

Il treno collaudava una nuova linea ferroviaria ad alta velocità, la cui messa in servizio è prevista per il 2016, comunica la prefettura dell'Alsazia.