Figli della SocietàS


Che Guevara

Il Meglio del Web: È morto Fidel Castro, leader della rivoluzione di Cuba

Fidel Castro
© Associated Press

L'ex presidente cubano, leader della rivoluzione comunista dell'isola è morto all'età di 90 anni.
Lo ha annunciato la tv di stato cubana.

«Oggi, 25 novembre, alle 10:29 della notte è morto il Comandante in Capo della Rivoluzione Cubana Fidel Castro Ruz»: lo scrive il sito web ufficiale Cubadebate.

Il corpo di Fidel Castro sarà cremato nelle prossime ore, ha detto Raul Castro annunciando in tv la morte del fratello.

Aveva compiuto 90 anni lo scorso 13 agosto, quando era riapparso in pubblico.

Tutta la vita di Castro

Fidel Castro, eroe per la sinistra nel mondo e dittatore sanguinario per i nemici, è stato protagonista di una piccola isola caraibica per quasi sessant'anni, sulla scia della sua tenace battaglia contro la maggior potenza del mondo, gli Stati Uniti.

Nato a il 13 agosto 1926 a Biran, figlio del proprietario terriero spagnolo Angel Castro e della cubana Lina Ruz, ha studiato prima nei collegi La Salle e Dolores di Santiago de Cuba, poi, dal 1941 al 1945, a L'Avana, nella prestigiosa scuola gesuita di Belen, periodo che incide fortemente nella sua formazione culturale, così come in quella del fratello, Raul.

Document

Graziani: "Risoluzione dell'Europarlamento è un atto inutile e irresponsabile"

Europarlamento
© flickr.com / European Parliament
Approvata a Strasburgo una risoluzione in cui denuncia che il Cremlino starebbe finanziando partiti e altre organizzazioni all'interno dell'Ue' e condanna il supporto di Mosca a forze antieuropee.
"Il governo russo — si legge nel documento votato dall'Eurocamera — sta utilizzando un ampio ventaglio di strumenti come think tanks, tv multilingua come Russia Today (RT), pseudo-agenzie di stampa e service come Sputnik, social media e troll sul web per sfidare i valori democratici e dividere l'Europa". Nel documento si segnala anche la crescita della pressione propagandistica dei gruppi jihadisti. Inoltre la risoluzione sottolinea la necessità per l'Europa di contrastare queste "campagne di disinformazione".
Sputnik-Italia ha raggiunto Tiberio Graziani, Presidente dell'IsAG per capire se gli esperti e i politologhi italiani condividono le conclusioni espresse in questa durissima mozione.

Ritengo questa mozione un atto ad un tempo irrituale ed irresponsabile, che non porterà alcun beneficio nelle relazioni — già oltremodo burrascose — tra l'UE e la Federazione Russa. L'ondata euroscettica che attraversa l'Europa non è certamente da imputare all'atteggiamento eurocritico che il Cremlino sembra perseguire negli ultimi tempi, a causa del contenzioso sull'Ucraina e la Crimea. Le cause di successo del movimento euroscettico e della sua crescita sono ben altre. Esse risiedono principalmente nella politica di austerity che Bruxelles ha imposto ed impone agli Stati membri. Un politica che ha implicitamente contribuito, tra l'altro, ad assottigliare il ceto medio dell'intera Unione, a snaturare i residui del welfare dei paesi membri dell'UE e, dunque, a incrementare gli egoismi nazionali. Il malcontento dei cittadini degli Stati membri si riversa, logicamente, o nei movimenti e nei partiti anti-sistema tradizionali, come è il caso del Front National in Francia, della Lega in Italia e del partito di Farage in Gran Bretagna, tanto per fare alcuni esempi noti, oppure ne esprime dei nuovi. Più Bruxelles antepone gli interessi della euroburocrazia alle necessità ed alle aspettative dei cittadini europei, in particolare di quelli dell'Europa mediterranea, almeno per quanto concerne la questione dell'immigrazione, più cresce il cosiddetto populismo antieuropeo ed aumenta fortemente la tentazione di abbandonare l'Unione. Bruxelles, piuttosto che accusare Mosca, dovrebbe fare una salutare autocritica e non alimentare la russofobia.

Megaphone

Confesso: scrivo per Sputnik e collaboro con diversi canali russi. Che ne sarà di me?

giulietto chiesa
© Sputnik. Eugene Odinokov
Il Parlamento europeo ha approvato ieri una risoluzione solenne che addita i media russi come pericolo per la sovranità dei paesi europei.

La risoluzione, che ha avuto come iniziatrice e prima firmataria la deputata Anna Fotyga, ex ministro degli esteri della Polonia, equiparando i media russi allo Stato Islamico, costituisce a modo suo una specie di record del delirio russofobico ormai dilagante in alcuni circoli dirigenti dell'Occidente.

Tuttavia il risultato della votazione appare indicare un significativo cambio di marcia all'interno delle componenti anti-russe del Parlamento europeo. Nonostante, infatti, l'esistenza di una potente lobby anti-russa di un centinaio di deputati (che occupano gran parte del loro tempo di "legislatori", nostalgici della Guerra Fredda, per attizzare, rinfocolare, esasperare gli umori ostili al grande vicino dell'Europa), questa volta — a differenza di precedenti votazioni su analogo tema — ha registrato il voto favorevole di 304 deputati, Il voto contrario di 179 deputati e l'astensione di 208 deputati. Dunque il numero dei contrari e degli astenuti ha superato largamente quello dei favorevoli.

guerra contro i media russi
© Sputnik. Vitaly Podvitsky Nell'UE lottano contro i media Russi.

Bizarro Earth

Il Meglio del Web: La Matrice che ci imprigiona

pillola rossa e pillola blu

Siamo imprigionati all'interno di un quasi-mercato manipolato ed etero-diretto da conglomerate ed istituzioni finanziarie il cui obiettivo di fondo è di appropriarsi di risorse dell'economia reale, attualmente di proprietà degli Stati, delle famiglie e delle imprese.
Ma chi tira le fila di questo sistema? Chi sono i burattinai?

L'architrave del sistema poggia su poche grandi conglomerate definibili come "super-entità" per la forza d'urto, per la trasversalità settoriale e la transnazionalità della sfera d'azione. Tra queste, vale la pena citarne almeno quattro.

BlackRock, posseduta principalmente da Merrill Lynch (al 49,8%), a sua volta posseduta da Barclays, State Street Corporation, Axa, Vanguard Group e altri. BlackRock gestisce direttamente oltre $5.000 miliardi di capitali, pari a quasi la metà del PIL di tutta l'Eurozona (!).

The Vanguard Group Inc., posseduta per l'86% da hedge funds tra cui Price Associates, BlackRock e Credit Suisse, con $3.000 miliardi di capitali in gestione (il doppio del PIL italiano).

State Street Corporation, posseduta tra gli altri da Barclays, Citigroup, General Electric e Vanguard, con $2.500 miliardi di capitali in gestione.

Capital World Investors, posseduta da numerosi hedge funds con sfera di azione globale, e con circa $1.500 miliardi in gestione.

Queste conglomerate posseggono quote rilevanti delle principali società quotate nelle principali borse valori mondiali, sono proprietarie di banche "troppo grandi per fallire" ("TBTF", come Bank of America, Bank of New York, JP Morgan, Barclays etc.), banche centrali (FED, BCE, BOE, per il tramite delle banche commerciali), società di rating (Moody's, Standard&Poor's, Fitch), cartelli interbancari per la determinazione dei tassi di mercato (Libor e Euribor).

Commenta: La matrice di quale sta parlando l'autore dell'articolo è controllata da individui spietati, estremamente intelligenti e privi di empatia, compassione ed altre emozioni che vengono attribuite ad un essere umano "normale". Il loro potere ed il loro dominio su di tutti noi è stato raggiunto grazie alla nostra ignoranza sulla vera essenza, natura di questi individui. Ritengo sia opportuno riportare le parole del saggio generale e filosofo cinese Sun Tzu:
"Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura. Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia."
Facciamo il primo passo ed informiamoci bene chi sono questi individui che hanno l'aspetto fisico e psicologico di un essere umano, ma non sono affatto esseri umani:


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Il Meglio del Web: Perché votare No Referendum Costituzionale 4 dicembre 2016, analisi per tutti

Referendum Costituzionale
I motivi, semplici e chiari, spiegati a chi ancora ha dubbi o idee confuse: ormai mancano pochi giorni al voto.

Poco meno di un mese e si saprà se la riforma costituzionale, cercata e voluta dal duo Renzi-Boschi, riceverà l'appoggio degli italiani chiamati a votare al Referendum. L'appuntamento del 4 dicembre si avvicina e con il passare dei giorni il dibattito si fa più sfaccettato e, se possibile, sfrontato. Da una parte i sostenitori del Sì, agevolati certamente sul fronte comunicativo dagli argomenti nazional-popolari; dall'altro il No, che sta conducendo la propria battaglia personale contro Renzi, forse, tralasciando la spiegazione di alcuni punti chiave che porterebbero a proprio favore una quota maggiore degli aventi diritto al voto. In questo articolo analizzeremo le ragioni del No.

Commenta: Per una lettura approfondita sul tema del Referendum Costituzionale, consigliamo la lettura dei seguenti articoli:


Better Earth

Francia, Fillon: Russia nemico virtuale frutto della fantasia dell'Occidente

Francois Fillon
© AFP 2016. Eric Piermont
Negli ultimi anni l'Occidente ha trasformato la Russia in un nemico virtuale, rifiutandosi di sviluppare la cooperazione e le relazioni bilaterali. Lo ha dichiarato oggi il vincitore del primo turno delle primarie del centrodestra in Francia ed ex premier Francois Fillon.

Fillon ha evidenziato che l'attuale inasprimento dei rapporti tra la Russia e l'Occidente ha avuto origine dal tentativo fallito di Barack Obama di riavviare le relazioni tra Washington e Mosca.

"Barack Obama ha iniziato dalla strategia del 'reset' che mirava a correggere le relazioni con la Russia. Tuttavia tutto è andato per il verso storto e la Russia è stata trasformata di nuovo in un nemico. Un nemico virtuale perché credo che la Russia infondo non sia un rivale per l'Europa", ha spiegato Fillon a radio Europe 1.

Better Earth

Ecco la "nuova via della seta"

Xi Jinping
© La Presse
Ci sarà più Italia sulla "nuova via della seta". Anche di questo hanno discusso Matteo Renzi e Xi Jinping, durante lo scalo in Sardegna, effettuato dalla delegazione del presidente cinese, la scorsa settimana, prima di arrivare in Sud America per il vertice Apec. Si è parlato, infatti, soprattutto dell'intensificazione della cooperazione italo-cinese, attraverso un coinvolgimento sempre maggiore dell'Italia nella Belt and Road Initiative, l'iniziativa di sviluppo infrastrutturale e commerciale eurasiatica, lanciata dal presidente cinese Xi Jinping nell'autunno del 2013. Non un semplice progetto di sviluppo commerciale, ma una vera e propria strategia di politica estera con cui la Cina punta a posizionarsi al centro dei processi geopolitici, economici e commerciali globali.

"Going out": da Pechino al "centro del mondo"

Con la Belt and Road Initiative, infatti, la Cina punta a promuovere il proprio ruolo nello scenario internazionale tramite lo sviluppo di una rete di infrastrutture, ferrovie e strade che colleghino Pechino a Lisbona attraverso l'Asia Centrale e il Medio Oriente, e i porti cinesi con la costa africana e quindi, passando per il canale di Suez, con il Mediterraneo, attraverso la nuova "via della seta marittima". In questo modo Pechino convoglierà la propria sovrapproduzione industriale verso l'Europa e l'Asia Centrale e rafforzerà la sua influenza politica ed economica in oltre sessanta Paesi coinvolti nel progetto, che contano in totale per oltre 4 miliardi di cittadini.

Alarm Clock

Il Meglio del Web: Il prossimo referendum costituzionale. Un Manifesto contro

referendum 4 Dicembre
È stato fortunato Ireneo Corbacci ad entrare in possesso di una copia dell'effettiva Costituzione italiana rinvenuta a Milano tra le rovine fumanti (vi ricordano qualcosa?) di Expo 2015 da Alfredo, il precario "disinstallatore a chiamata" del suo pamphlet La Costituzione del 2016 che abbiamo segnalato in anteprima. E noi siamo stati fortunati con lui a poterla leggere nella sua originaria versione più autentica. Se la verità in generale rende liberi, come potrà non farlo un documento che per la prima volta fa conoscere alle moltitudini la voce del loro padrone?

Forse senza saperlo, questo giovane operaio ci ha messo tra le mani un testo scottante di estrema attualità, la vera Carta - invisibile ai più - sottostante lo Stato di diritto italiano, le istituzioni della democrazia rappresentativa e la Repubblica parlamentare nata dalle ceneri del fascismo. Dobbiamo dunque essergli grati. Si è trattato di un ritrovamento archeologico, fortuito quanto si vuole ma fondamentale, che ci permette di meglio decifrare non pochi avvenimenti contemporanei. Un grazie allora anche a Ireneo che lo ha reso di pubblico dominio.

Qui di seguito presentiamo ai lettori di Faremondo alcune riflessioni che ci sono state suggerite dalla lettura di questa eccezionale documentazione, la cui importanza non sfuggirà di sicuro a nessuno. D'altro canto, se la Costituzione reale che per decenni ha retto i destini della Repubblica italiana esiste davvero, essa deve aver avuto una sua qualche origine negli avvenimenti del passato. Ed è questo principalmente l'argomento del nostro intervento, insieme del resto alle imposture che vengono ancora oggi propinate all'opinione pubblica nazionale dall'attuale dibattito sulle ragioni del Referendum di dicembre e che qui tentiamo di additare.

La Redazione di Faremondo.


Novembre 2016

Il prossimo referendum costituzionale, Un Manifesto contro

"Quando il gioco si fa duro, bisogna mentire."


Claude Juncker (Presidente della Commissione europea, per niente gaffeur)

Indice


  • Corrispondenze di amorosi sensi
  • I presupposti storici: quello che non ci viene detto
  • Full spectrum dominance: il capitale finanziario Usa
  • La reale posta in gioco del referendum: chi perde e chi vince veramente

Corrispondenze di amorosi sensi


A differenza di quanto i media vorrebbero farci credere, i due schieramenti apparentemente contrapposti non rispecchiano affatto una presunta spaccatura politica del paese in due fronti distinti. Il fatto che all'interno di ciascuno di essi, nel partito del Sì e nel partito del No (PdSí e PdNo), si trovi un po' di tutto, quasi tutte le tendenze del panorama politico italiano, mai cosí tristo, e una folla di personaggi impresentabili, non deve ingannare.

Intanto, all'interno di ciascun fronte esiste un perno politico attorno a cui tutto o pressoché tutto ruota. Nel primo caso è ovviamente il PD, un mostro politico di prima grandezza, una sorta di Frankenstein partitico, assemblato nel corso del tempo con parti smembrate di organismi ormai deceduti e riesumati per la bisogna (un pezzo consistente della DC, rottami vecchi e giovani del già vecchio Pci, e poi brandelli radicali, socialisti, ecc.). Nel secondo è invece il M5Stelle, al quale tutto il PdNo (i cd Costituzionalisti, una parte della società civile, Il fatto quotidiano, ecc.) tira in pratica la volata, giacché di fatto lo propongono come un'alternativa a Renzi e lo vorrebbero alla guida del paese. Per questo il M5Stelle sta già selezionando il suo personale di governo (la sua futura "squadra di governo").

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Attention

Germania: La massa degli immigrati può aumentare fino a 16 milioni. Le nuove stime delle autorità superano i peggiori timori

Migranti in Macedonia
Migranti in Macedonia
Il flusso dei migranti in Germania si va gonfiando progressivamente. Le nuove stime delle autorità superano i peggiori timori. Nei campi dei rifugiati, l'atmosfera si surriscalda.

I numeri spaventano l'opinione pubblica: secondo un ultimo rapporto confidenziale dalle autorità tedesche, si aspetta che un altro numero presunto di 920.000, fra richiedenti asilo, rifugiati e immigrati illegali possa arrivare soltanto negli ultimi tre mesi di quest'anno in Germania. Con quello già registrato alla fine di settembre, di 573.000 unità, il totale di presenze viene stimato a circa 1,5 milioni . Ecco questa cifra astronomica sembra già superata: l'Ufficio federale della migrazione e rifugiati (BAMF) stima che risiedono nel paese anche altre 290.000 persone circa, che non sono registrate. Questo dà un totale di 1,8 milioni - di persone in più rispetto alla popolazione del Mecklenburg-Vorpommern.

Family

Il Meglio del Web: Appello per il NO

Referendum Italia
© Saker Italia
Ma davvero ci credete? Davvero credete che ai Russi interessi qualcosa il nostro referendum istituzionale? Davvero credete che al centro della ragnatela mondiale dei "populisti", Vladimir Putin, l'Emmanuel Goldstein, la sentina di ogni male, tessa trame sul web per far perdere... bastaunsi? E cos'altro? Studia di impadronirsi del consiglio comunale di Piediluco? Complotta le dimissioni dell'amministratore del condominio di Vicolo Stretto?

Davvero arrivate a concepire che la visita di due deputati grillini a Mosca possa essere un pericolo per la nostra democrazia (lo ha detto La Stampa in una sequenza di articoli che contenevano più mostri immaginari dell'intera saga di Harry Potter e che trovate qui)?

Davvero il governo italiano ha ritenuto di manifestare il proprio "disappunto" alla Russia (panico al Cremlino!) perché i deputati dei rispettivi parlamenti si vedono per un the?

Ovviamente no.

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