di Sebastiano CaputoL'establishment aveva solo una carta per controllare il sentimento di rivolta che in questi giorni è cresciuto vertiginosamente in Italia dopo le decisioni discutibili del capo dello Stato: difendere le istituzioni ad oltranza in un Paese che storicamente non ci ha mai creduto, e spaccare l'asse Lega-Movimento 5 Stelle.
È evidente come i giornalisti, uniti intorno alla figura del presidente Mattarella (perché i partiti dell'establishment sono finiti), hanno cercato in tutti i modi di mettere Matteo Salvini e Luigi Di Maio l'uno contro l'altro, ma non ci sono riusciti: governeranno insieme seguendo il contratto tracciato all'indomani del voto elettorale e approvato in larga parte dai loro rispettivi elettorati. C'è di più, tra i due, contro ogni aspettativa, c'è un'intesa straordinaria.
Questo governo potrebbe durare più di quanto molti opinionisti credono. Il presidente del Consiglio, persona seria e rispettata, farà da punto di congiunzione di queste due visioni del mondo che in fin dei conti non sono così diverse. Alla base c'è l'ideologia populista, e quello di Giuseppe Conte sarà il suo volto presentabile.
Si è finalmente entrati in nuova epoca, politica e comunicativa. Destra e sinistra sono morte, insieme ai principali mezzi di informazione, i quali oltre a non aver capito il momento storico, sono stati ad inseguire le dirette Facebook dei due leader che dopo gli incontri a porte chiuse non concedevano esclusive se non alle loro pagine personali.E poi c'è un terzo elemento fondamentale che si inserisce: quello metapolitico. E' la metapolitica ad aver influenzato i due movimenti-partito dominanti accelerando il processo di disgregazione dello
status quo, è la metapolitica che oggi detta l'agenda del giornalismo italiano poiché quelle tematiche geopolitiche, economiche e giuridiche definite "fuori dal mondo" diversi anni fa sono diventate oggi
mainstream.
Ora la
pars destruens deve trasformarsi in
pars construens affinché il miglior governo possibile per il popolo italiano non diventi il suo carnefice. La coalizione Lega-M5S dovrà inserirsi all'interno di una guerra politico-commerciale tra gli Stati Uniti e la Germania (e l'Unione Europea), i quali hanno giocato un ruolo centrale nella formazione del nuovo governo. In questo braccio di ferro tra Washington, Bruxelles e Berlino ad aver avuto la meglio è stato Donald Trump, favorevole alla disgregazione del continente, attraverso il suo emissario Steve Bannon, il grande teorico del populismo globale, giunto in Italia in modo trionfale.
Commenta: Il massacro israeliano dei palestinesi è la logica fine dell'identità politica israeliana. Leggi: